Canicattì, nota come la città dell’uva Italia, offre ai visitatori la fruizione di straordinari monumenti come la Badia, monastero del Seicento delle monache benedettine cassinesi, che con le loro paste ricce e paste nuove iniziarono la tradizione dolciaria di Canicattìì. Altre pregevoli strutture: il Teatro Sociale di Ernesto Basile e  l’ex convento e la chiesa di San Domenico nelle cui immediate vicinanze sorge lo splendido Palazzo La Lomia, ove visse l’ultimo dei gattopardi, il barone Agostino.

E ancora: la Fontana del Nettuno, ribattezzata dal popolino Petrappaulu; le Chiese del Purgatorio, del Carmine e dello Spirito Santo; la Villa Firriato, opera del Basile.

A pochi chilometri dalla città sono da visitare gli scavi di Vito Soldano, un’antica città romano-bizantina. A soli 20 minuti trovate la Valle dei Templi di Agrigento. A 10 minuti Naro, piccolo borgo del barocco Siciliano e Palma di Montechiaro la città del Gattopardo. A poco più di un ora la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina e Cefalù.

Inoltre in soli 20/30 minuti potrete raggiungere le più belle spiagge della costa sud della Sicilia, come la Scala dei Turchi e la riserva di Torre Salsa, vero paradiso per gli amanti del mare e dei panorami.

Canicattì, è una ridente cittadina commerciale nota come la città dell’uva Italia, ma  offre anche ai visitatori la fruizione di straordinari monumenti. Vale la pena visitare:

 - la Badia, monastero del Seicento delle monache benedettine cassinesi, che con le loro paste ricce e paste nuove iniziarono la tradizione dolciaria di Canicattì;

- il Teatro Sociale progettato da Ernesto Basile il grande talento che ha progettato e diretto la costruzione del Politeama di Palermo;

- il santuario del Venerabile Padre Gioacchino, dove sono conservate le spoglie del frate del convento dei cappuccini di Canicattì vissuto agli inizi del 900 e morto in odore di santità.

- l’ex convento e la chiesa di San Domenico nelle cui immediate vicinanze sorge lo splendido Palazzo La Lomia, ove visse l’ultimo dei gattopardi, il barone Agostino.

- la Fontana del Nettuno, ribattezzata dal popolino "Petrappaulu";

- le chiese del Purgatorio, del Carmine e dello Spirito Santo;

- la Villa Firriato, opera del Basile.

- per gli amanti dell'archeologia e della storia antica, a pochi chilometri dalla città sono da visitare gli scavi di Vito Soldano, un’antica città romano-bizantina.

 

 

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